Un timido arrivo

Baak era giunta fino al Castello piuttosto trafelata e sicuramente non agghindata a dovere, considerato l'ambiente ma non aveva saputo trattenersi.
Aveva appreso la notizia direttamente e per puro caso, da Jolene e non aveva saputo trattenersi.

L'idea di frequentare l'Accademia delle opere d'Arte era un'idea che l'attirava, per questo come una forsennata, consapevole del ritardo sugli altri partecipanti, appena trovato il tempo era salita a cavallo e aveva galoppato come chi ha il fuoco alle calcagna, fino a lì.

Ivi giunta, quindi, scese e dopo aver affidato la sua cavalcatura ad un domestico fin troppo zelante, avanzò titubante e con una sorta di timore reverenziale nella sala che le si parava davanti in tutta la sua maestosità e lì, come una statua, rimase in attesa che succedesse qualcosa, troppo impaurita anche solo per guardarsi intorno.

Tancredi andò incontro all'amica non appena fu avvisato del suo arrivo.

Baak?! disse non credendo ai suoi occhi.
Ma che bellissima sorpresa! Scusa il ritardo... vieni vieni, seguimi pure.

Tancredi la fece accomodare in una saletta dove le fù portato qualcosa da mangiare e una coppetta di vino.
Allora come stai? Tutto bene a Fornovo?
Ti trovo un pò... titubante forse... è successo qualcosa? chiese Tancredi un pò allarmato, cercando al tempo stesso di non metterla troppo a disagio.

La vista e le parole di Tancredi riuscirono in qualche modo a placare quel suo senso di inadeguatezza e di timore.

"Buongiorno!" gli rispose a sua volta, sfoderando il più bel sorriso le riuscisse in quel moemnto di tensione "non ti scusare, qui sono tutti anche troppo celeri, non ho atteso molto" e immediatamente, gettando una veloce occhiata alla sala, lo seguì nell'altra stanza.
Dopo che si fu accomodata, si rilassò ulteriormente e finalmente riuscì aparlare senza sentirsi un'idiota.
Osservò l'ex Conestabile con sguardo ammirato, apprezzandone rispettosamente l'aspetto e dopo avergli sorriso ancora una volta, parlò.

"Non è successo nulla, non temere. Se mi vedi titubante è solo perchè... beh, non sono avezza a certi ambienti e a certi saloni così alti... Voi nobili dovete essere tutti enormi per abitare in codeste stanze!" cercò di scherzare per sdrammatizzare un pò la tensione che le rimaneva addosso. Non era un segreto ciò che Baak provava al cospetto di Tancredi e sua moglie. Erano sempre state figure ammantate di grandezza ai suoi occhi e nonostante i tentativi di farla sentire in famiglia, lei non riusciva mai a smettere di vedere nei due amici, quelli che erano stati i suoi superiori.

"Sono stata inviata qui da Jolene. Vostra figlia mi ha detto che qui avete fondato l'Accademia delleOpere d'Arte e.... mi chiedevo.... se ovviamente non fosse troppo tardi... se potevo avere una possibilità di parteciparvi."
Ora lo osservava con gli occhi supplicanti ma con la cosapevolezza che la sua richiesta probabilmente era giunta troppo tardi.
Distratta com'era stata dai vari impegni militari, non aveva avuto la benchè minima notizia di tale iniziativa ed ora, forse, era ormai già tardi.

Non è mai tardi... disse Tancredi sorridendo, cercando di stemperare e farla sentire a suo agio.
Purtroppo non ha avuto un grande successo in quanto forse, il popolo di Milano, non ha tempo per stare dietro alle opere d'arte. Figuriamoci acquistarle.

Ho perso un pò di spinta a dir la verità ma ci tornerei sopra molto più che volentieri. Confessò con una punta di rammarico. Aveva posto una domanda ad un corso ma solo Amethist aveva risposto. Tutti gli altri sembravano svaniti.

Vieni.. non ci vorrà molto a raggiungere Colorno, lì ti posso mostrare i vari appunti dei corsi così che puoi leggere quanto fatto e iniziare a cimentarti... disse guardando fuori dalla finestra, assicurandosi che non si fosse messo a piovere. Il tempo era incerto ma avrebbe dovuto reggere almeno fino a sera.

Vado a sentire se Corinne ha voglia di accompagnarci e vado a mettermi qualcosa sulle spalle. Torno subito... gli disse accomiandosi da lei e si avviò verso la sua stanza.

L'iniziale spiegazione di Tancredi l'aveva rattristata e l'aveva convinta di essere arrivata troppo tardi ma quando lo stesso si dichiarò disponibile ad accompagnarla nelle aule dell'Accademia, un sorriso radioso le si dipinse sul volto e Baak si profuse in ringraziamenti.

"Corinne? Sarei davvero felice di rivedere anche lei! Vai, vai... invita anche lei, non esitare oltre! Io vi attenderò qui senza toccare nulla, promesso!"

E finalmente rasserenata, lo invitò ad uscire, quasi volesse spingerlo fuori lei stessa, impaziente com'era di rivedere la cara Corinne.

"Ciao Jolene!" Baak la salutò con entusiasmo per poi seguirla verso l'angolo delle bevande e accettando di buon grado quella che Jolene le offriva.

Un istante dopo irruppe nella stanza anche Corinne e Baak si permise di abbracciarla, salutando anch'essa con affetto.

"Sono felice che tu ci voglia accompagnare e ti ringrazio per la gentile disponibilità. Spero solo.... ecco... di essere all'altezza della vostra Accademia" e con un sorriso riprese a sorseggiare la bevanda.

Tancredi tornò abbardato per il viaggio.
Io sono pronto! Quando volete possiamo partire... disse alle dame che si erano raccolte nella saletta.
Venite anche voi a Colorno? Porto Baak a visitare l'Accademia... chiese e notando che stavano bevendo qualcosa si avvicinò al bicchiere della moglie scrutando al suo interno.
Che roba è? Una tisana? disse inarcando un sopracciglio notando il vapore che scemava verso l'alto dissolvendosi nell'aria...