Baak aveva appena finito di mettere in pratica gli ultimi insegnamenti di Tancredi e se ne tornava nelle sue stanze, distratta come sempre dalla bellezza dell'ambiete che la circondava, quando senza avvedersene, si andò a scontrare con una persona che veniva in senso contrari, spargendo ovunque il materiale che reggeva tra le mani.
"OH...chiedo venia.....sono così distratta...." balbettava mentre si chinava a raccogliere pennelli e pergamene varie dove riportava i suoi appunti.
Alzò appena gli occhi sul volto dell'altra, terribilmente mortificata per quanto successo, e la riconobbe all'istante come quella graziosa creatura che aveva conosciuto a Parma, la nipote del Conte Tancredi e di Corinne.
"Dama Miele... siete davvero voi?" chiese Baak con l'entusiasmo di una bambina mentre si rialzava "oh, che disastro ho combinato...mi dispiace tanto!" e con la mano andava alla spalla della dama e tentava di togliere, piuttosto goffamente, una macchia di colore che accidentalmente un pennello aveva lasciato sul bellissimo abito.
"Anche voi dunque qui? Beh...forse non spetta a me dirlo ma....siate la benvenuta!"
Ora un sorriso le illuminava il volto ma ancora non riusciva a decifrare l'espressione di Dama Miele e temeva che la stessa potesse adirarsi per quanto successo.
"Recatemi pure l'abito quando vi cambierete" disse infine, abbassando lo sguardo "sarà mia premura farvelo pulire come si deve"