[GdR] Arrivo alla Rocca ...

Corinne era stata nominata castellana di Sissa, in seguito ad una correzione da parte degli uffici araldici...
Non era mai stata alla Rocca prima, troppi impegni nei vari uffici, ma aveva sempre provveduto a mandare qualcuno fidato per informarsi sul feudo e tenerla aggiornata...

In un pomeriggio afoso di inizio agosto, decise che giunto il momento di fare una visita al luogo.
Non disturbò il marito, lo lascoiò al castello di Torrechiara a riposare , prese il piccolo Giacomo e partì.



L'edificio ricordava molto lo stile del castello di Torrechiara ... era un miniatura tutta per Corinne ...

Emozionata e accaldata scese dalla carrozza e si diresse verso il portone d'ingresso...
Fece un giro con il piccolo Gmino all'interno, la rocca era ben tenuta dai domestici, gli unici che vi vivevano .
Era affascinata, ogni piccolo angolo o scorcio di vista panoramica non sfuggì alla Contessa ... solo a una cosa non diede importanza, troppo affascinata dal posto non si era accorta che il sole tramontava inesorabilmente ...

Oh mamma quanto è tardi! e ora? restiamo a dormire qui stanotte piccolo Giacomo? il piccolo sorrideva e non era ancora stanco di correre dentro e fuori

shi mammina restiamooo! poi si fermò di scatto e correndo verso la mamma disse

mammina ... ma papo? viene anche lui? aggiunse con occhietti lucidi


Ma certamente tesoro! la mamma lo avvisa subito!

Corinne rientrò prese una pergamena e scrisse due righe al marito

Citazione :

Amore. il tempo è l'unica cosa che non posso controllare,
la rocca di Sissa mi ha rapita, vieni qui al più presto e porta Helena con te,
questo posto è a dir poco magnifico

jta :*
Corinne

legò la piccola pergamena alla zampetta di un piccione fidato


vai bello! disse lanciandolo in cielo e raccomandandosi all'animaletto e cerca di far giungere qui il tuo padrone prima di te ....

Il volatile arrivò a sera. Tancredi stava allenandosi con alcune guardie con delle spade smussate per mantenersi in forma ed allenato. Il duello vinto aveva ravvivato in lui il fuoco del guerriero e non voleva farlo riassopire.
Mio signore un messaggio da vostra moglie. Fece un paggio raggiungendolo con il foglietto in mano, consegnandoglielo.
Non si era accorto che ormai il sole stava per spegnersi tra le colline dietro al castello. All'improvviso un nodo allo stomaco lo assalì. Che fosse successo qualcosa?
Lesse la lettera d'un fiato e si tranquillizzò.
Congedò i soldati e si diresse alla vasca della fontanella per rinfrescarsi e sciacquarsi dalla polvere e dal sudore.
Helenaaaa! Helenaaaa! Preparati che partiamooo! chiamò mentre si asciugava i capelli ed il volto. Sapeva che la figlia era al castello da qualche parte.
Si rimise la camicia che si era tolto prima di iniziare ad allenarsi e andò a recuperare i cavalli.

Mentre mangiavano, Tancredi ripensò a quelle parole della moglie... "controllare il tempo"...
Terminata la cena e messo a letto il piccolo con Helena, Tancredi si accoccolò la sposa sul tappeto davanti al caminetto acceso. Corinne poggiava il capo sulla spalla del marito che l'avvolgeva tra le sue braccia mentre osservava il fuoco pensoso.
Sai... iniziò ricordo di aver visto qualche strano macchinario in grado di segnare le ore e sentivo parlare di torri con questo "orologio" montato su una facciata... Se ne troviamo uno possiamo metterlo qui, così ti basterà dare un'occhiata al tuo bel castello e vedrai sempre che ore sono... le disse ridacchiando.